I Pensieri di Marta,  Scuola

Continuità dei docenti a tempo determinato su posto di sostegno

Misure finalizzate a garantire la continuità dei docenti a tempo determinato su posto di sostegno per l’anno scolastico 2025/2026, a norma dell’articolo 8, comma 2, del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2024, n. 106.

La Continuità del Docente di sostegno con alunni con disabilità genera fiducia nella relazione con gli studenti e la famiglia

Il giorno 7 marzo è stato pubblicato il Decreto Ministeriale n. 32 del 26 febbraio 2025 contenente misure finalizzate a garantire la continuità dei docenti a tempo determinato su posto di sostegno per l’anno scolastico 2025/2026.

La misura era già stata anticipata dal DL scuola del 31 Maggio 2024. Misura di cui ipensieridimarta aveva già trattato con riferimento all’articolo sul DL Semplificazioni.

Vediamo le indicazioni generali del Decreto ministeriale:

L’obiettivo del Decreto Ministeriale à definire le modalità di attuazione delle misure al fine di garantire la continuità dei docenti a tempo determinato su posto di sostegno, in riferimento all’anno scolastico 2025/2026.

Le scadenze per la richiesta

L’articolo 2 del decreto descrive la procedura per la conferma sui posti di sostegno.

La Famiglia

Entro il 31 maggio 2025: la Famiglia presenta eventuale richiesta di continuità per il proprio figlio, alunno con disabilità.

Il Dirigente Scolastico e il GLO

Il Dirigente Scolastico valuta la sussistenza delle condizioni per la conferma del docente, tenendo conto anche del parere del Gruppo di Lavoro Operativo (GLO).

Entro il 15 giugno 2025: il Dirigente Scolastico deve comunicare l’esito di tale valutazione all’Ufficio territorialmente competente, al docente interessato e alla famiglia.

Il Docente

Il Docente, qualora sussistano le condizioni per la conferma, esprime la volontà di essere confermato con precedenza assoluta nella presentazione delle istanze per gli incarichi a tempo determinato per l’anno scolastico 2025/2026.

L’Ufficio Territorialmente Competente

L’Ufficio territorialmente competente, dopo aver gestito le operazioni relative al personale a tempo indeterminato, verifica la disponibilità del posto e il diritto alla nomina secondo i criteri stabiliti dall’articolo 12, commi 7, 8 e 9, dell’Ordinanza n. 88/2024.

Al verificarsi di tutte le condizioni, l’Ufficio scolastico territorialmente competente procede alla conferma del docente con precedenza assoluta rispetto alle operazioni informatizzate per le supplenze, sul posto precedentemente assegnato.

Gli esiti di tali operazioni sono pubblicati all’albo on line.

Le conferme devono essere disposte improrogabilmente entro il 31 agosto 2025 e le eventuali disponibilità sopraggiunte dopo tale data non saranno considerate per questa procedura.

I docenti confermati non partecipano alle successive operazioni di conferimento degli incarichi a tempo determinato.

Docenti destinatari

destinatari di questa procedura di conferma sono individuati all’articolo 3.

Docenti in possesso del titolo di specializzazione per l’insegnamento agli alunni con disabilità.

Docenti privi del titolo di specializzazione che nell’anno scolastico 2024/2025 hanno svolto servizio su posto di sostegno in quanto individuati dalla seconda fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) o sulla base della procedura di cui all’articolo 12, comma 9, dell’Ordinanza n. 88/2024.

La procedura di conferma si applica esclusivamente al personale a tempo determinato in servizio nell’anno scolastico 2024/2025 con supplenze annuali o fino al termine delle attività didattiche, come specificato all’articolo 2, comma 5, lettere a) e b), dell’Ordinanza n. 88/2024.

L’articolo 4 stabilisce che per quanto non espressamente previsto dal decreto si applicano le disposizioni dell’Ordinanza n. 88/2024 e che per le province di Trento, Bolzano e la Regione Valle d’Aosta vigono specifiche disposizioni. Il decreto ha una applicazione limitata all’anno scolastico 2025/2026 e dalla sua attuazione non derivano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

Ecco il Testo

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